Diego Morabito riabbraccia i familiari dopo tre giorni di ricerche, il fratello: «Sta bene, per ora non ha dato spiegazioni»
RIPA TEATINA. È tornato a casa poco prima di mezzanotte. È una storia a lieto fine quella di Diego Morabito, l’operaio di 43 anni di cui si erano perse le tracce da domenica sera, quando era sparito dalla sua casa di Ripa Teatina. Nella tarda serata di ieri, poco dopo che la vicenda del papà svanito nel nulla aveva fatto il giro d’Italia con l’appello dei parenti alla trasmissione di Rai 3 Chi l’ha visto?, è arrivata la notizia che un intero paese sperava di ricevere. «Diego sta bene, per ora non ha voluto dire nulla», dice al telefono il fratello Vincenzo. «No, non ha spiegato perché si è allontanato, ne parleremo domani (oggi per chi legge, ndr), adesso è con noi: questo è l’importante».
LA CRONACA
La giornata comincia con l’apertura di un’inchiesta da parte della procura di Chieti dopo la denuncia presentata dalla madre dello scomparso ai carabinieri della stazione di Villamagna, competenti per territorio. Non emergono elementi che facciano immaginare una pista diversa da quella dell’allontanamento volontario. Ma le ragioni che possano aver spinto Morabito a una sorta di fuga sono avvolte dal mistero. Il fascicolo aperto dal pm Giuseppe Falasca è a carico di ignoti. Il reato ipotizzato è sequestro di persona, ma si tratta di un’iscrizione “tecnica”, in modo tale da consentire tutti gli approfondimenti che gli investigatori ritengono utili per ricostruire nel dettaglio ogni sfaccettatura della vicenda: dall’acquisizione delle immagini delle telecamere fino a eventuali accertamenti sui tabulati telefonici.
L’AUTO RITROVATA
Le nove del mattino sono passate da un po’ quando la Fiat Panda 4×4 di colore grigio metallizzato di Morabito viene ritrovata vicino alla stazione di Pescara. Si può quindi ipotizzare che l’operaio, papà di una ragazzina dodicenne e molto conosciuto anche a Chieti per aver lavorato otto anni in una pizzeria del centro storico, sia salito su un treno. «Magari diretto verso nord», ragiona il fratello Vincenzo, un uomo logorato dall’attesa e dalla preoccupazione.
LE RICERCHE
Con il passare delle ore, la preoccupazione cresce. Qualcuno giura di averlo visto a Chieti Scalo. A metà pomeriggio, a Ripa Teatina, arrivano le telecamere della Vita in diretta, trasmissione di Rai Uno. Vincenzo sobbalza ogni volta che squilla il telefono. «No, non ha lasciato nessun biglietto, niente che ci possa aiutare. Il ritrovamento della sua auto nelle vicinanze della stazione lascia pensare che qualcosa avesse in mente. Potrebbe aver preso un treno o un pullman», continua. «Non ho notato nulla che lasciasse presagire quanto accaduto, si è comportato normalmente fino agli ultimi istanti in cui l’ho visto. Era domenica pomeriggio. Abbiamo pranzato insieme, poi intorno alle 14 io sono uscito mentre mia mamma è rimasta lì ancora un po’ con lui. Lei come sta? Ovviamente è distrutta: lo sta aspettando, proprio come la figlia. A Diego voglio lanciare un messaggio, con la speranza che possa leggerlo: torna a casa, ti vogliamo di nuovo tra di noi».
L’appello
«Pà, dove sei?». È il messaggio che la figlia di 12 anni scrive a Morabito. Lo racconta in lacrime Anna Rosa Sciubba, la madre della ragazzina ed ex compagna dell’uomo. «Lei è legatissima al papà», continua la donna. «Ha mandato quel messaggio senza dirci nulla. Noi abbiamo un buonissimo rapporto. Certo, non sono una sua confidente, ma in ogni caso non ho notato nulla di strano». Prima di svanire nel nulla, alle sette e mezza della sera di domenica, Diego ha accompagnato la ragazzina a casa dell’ex compagna. «Loro hanno un rapporto molto stretto», prosegue la donna, «la figlia stravede per il padre. Ecco perché ho avuto problemi a raccontarle quello che è accaduto e, soprattutto, a usare le parole giuste». E ancora: «Continuiamo a chiederci tutti: perché? Gli è successo qualcosa? Ha avuto un incidente?». Poi, un appello: «Tutto si può risolvere, se ci sono dei problemi. Tua figlia ti aspetta e ti aspetterà sempre». L’attesa finisce quando mancano pochi minuti a mezzanotte.