ROMA – La Lega presenta una proposta di legge alla Camera che prevede un bonus matrimonio fino a 20mila euro ma unicamente per chi si sposa in chiesa, a condizione che le nozze siano celebrate in Italia tra residenti nella penisola da almeno dieci anni, con Isee non superiore a 23mila euro.
La proposta è stata depositata da Domenico Furgiuele, Simone Billi, Ingrid Bisa, Alberto Gusmeroli ed Erik Pretto.
E si basa tra l’altro sulla detrazione del 20 per cento delle spese collegate alla celebrazione del matrimonio religioso: dagli ornamenti in Chiesa, tra cui i fiori decorativi, la passatoia e i libretti, agli abiti per gli sposi, il servizio di ristorazione, le bomboniere, il parrucchiere, il make-up e il servizio fotografico. Obiettivo dei proponenti è risollevare la sorte dei matrimoni religiosi calo.
Il progetto prevede una modifica all’articolo 16 del decreto-legge 4 giugno 2013, n. 63, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2013.
“Per le spese documentate connesse alla celebrazione del matrimonio religioso, quali la passatoia e i libretti, l’addobbo floreale, gli abiti per gli sposi, il servizio di ristorazione, il servizio di acconciatura e il servizio fotografico, a decorrere dal 1 gennaio 2023, è riconosciuta una detrazione dall’imposta lorda nella misura del 20 per cento delle spese fino a un ammontare complessivo delle stesse non superiore a
20.000 euro, da ripartire tra gli aventi diritto in cinque quote annuali di pari importo”, si legge nel testo.
“I beneficiari devono essere in possesso della cittadinanza italiana da almeno dieci anni e avere un indicatore della situazione economica
equivalente, riferito al reddito dichiarato al 31 dicembre 2022, non superiore a 23.000 euro ovvero non superiore a 11.500 euro a persona. Le spese connesse alla celebrazione del matrimonio religioso devono essere state sostenute nel territorio dello Stato italiano”.
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