L’ultimo barcone partito dalla Libia lo hanno soccorso le motovedette della Guardia costiera italiana questa mattina. Circa 500 persone a bordo segnalate a circa settanta miglia dalla costa siciliana in direzione del porto di Pozzallo nel Ragusano. Il peschereccio, uno dei tanti che i trafficanti libici stanno facendo partire negli ultimi mesi dalla Cirenaica, sulla rotta verso l’Italia, navigava in forti condizioni di rischio, nel mare in tempesta e sotto un violento temporale.
L’ennesimo soccorso che i mezzi della Guardia costiera italiana si trovano a fare ormai da settimane portando a terra centinaia di persone stipate dai trafficanti su grossi pescherecci che riescono ad arrivare fino alla zona Sar italiana.
E almeno sei persone sono morte ieri sulla rotta tra l’Algeria e la Sardegna. In sette, sei uomini e una donna sono stati recuperati a bordo del mercantile “Christina B”, mentre 4 corpi sono stati individuati in mare privi di vita e 2 risultano essere le persone ancora disperse. E’ il bilancio di un intervento di soccorso avvenuto in area di responsabilità SAR algerina, dove era stato individuato ieri un barchino in difficoltà a causa delle avverse condizioni meteo.
Le autorità algerine, visto il tratto di mare in cui è avvenuto l’evento – 15 miglia dall’area SAR italiana e 107 miglia dalle coste algerine – hanno richiesto la collaborazione della Guardia Costiera italiana: la centrale operativa della Guardia Costiera di Roma è dunque intervenuta coordinando l’intervento sul posto di mezzi navali ed aerei per soccorrere i migranti.
Al momento, dei 13 occupanti del barchino, 7 (6 uomini ed una donna) sono stati recuperati a bordo del mercantile “Christina B”, 4 i corpi individuati in mare privi di vita e 2 le persone ancora disperse.
Le ricerche, rese complesse dalle pessime condizioni meteo marine, continueranno nelle prossime ore con motovedette, elicotteri ed aerei della Guardia Costiera, con un elicottero dell’Aeronautica Militare e con mezzi aerei algerini.