Wiesbaden – Delle responsabilità degli Stati di bandiera delle navi umanitarie (su tutte proprio la Germania) non hanno parlato: «Non era questo il momento di affrontare questioni divisive che diventano parti marginali del problema se si trovano soluzioni condivise». Matteo Piantedosi glissa così, al termine del G7 dei ministri dell’Interno, la domanda sulla principale delle questioni che l’Italia ha posto in Europa nei giorni del braccio di ferro con le quattro navi Ong che hanno soccorso mille migranti nel Mediterraneo.
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