L’assessore Di Campli replica all’opposizione: «A breve le famiglie potrebbero entrare negli alloggi»
LANCIANO. «L’opposizione ha perso, ancora una volta, l’occasione per tacere». Non usa mezzi termini l’assessore a politiche della casa, urbanistica e patrimonio, Graziella Di Campli, per replicare ai consiglieri di minoranza Giacinto Verna e Leo Marongiu sulla questione degli alloggi a canone concordato di via Sigismondi, dove cinque famiglie assegnatarie sono in attesa da mesi di entrare. «Parlano di bollette ignorando quale sia il problema», dichiara la Di Campli, «il pagamento di 85 euro non riguarda i consumi, bensì l’allaccio del contatore che è intestato al singolo utente. Appena le famiglie hanno sollevato il loro risentimento, ho verificato e spiegato loro di cosa si trattasse. È la nostra amministrazione ad aver assegnato anche gli alloggi della prima palazzina, dopo aver sbloccato le ultime situazioni. Come stiamo facendo per la seconda: questa mattina (ieri per chi legge, ndc) sono stati montati i contatori del gas e fatti gli allacci dei singoli condomini, a breve sarà realizzato anche quello centralizzato. Stiamo aspettando che l’agenzia di distribuzione fissi l’appuntamento con i nostri tecnici per effettuare la prima accensione». Dovrebbe essere, questo, uno degli ultimi passaggi propedeutici alla consegna degli alloggi agli assegnatari. «Quando ci sono in ballo ditte esterne al Comune, non possiamo conoscere i tempi precisi», puntualizza l’assessore, «ma di certo siamo in dirittura d’arrivo. Mi chiedo cosa abbiano fatto gli esponenti della vecchia amministrazione, uno dei quali ex assessore alle politiche della casa, rispetto, ad esempio, ai problemi delle palazzine di via Spataro. La questione delle infiltrazioni c’era già con la precedente amministrazione, come anche le scale non a norma, in sei anni nulla è stato controllato. Noi ci siamo subito attivati appena il problema ci è stato segnalato. Sulla questione ascensore, ad esempio, abbiamo verificato che è tecnicamente funzionante. Per attivarlo serve un potenziamento del contatore, poiché non sono più sufficienti 9 kilowatt ma ne servono 15. Un condomino deve intestarsi il contatore e fare la richiesta, accollandosi questa spesa. Ma studieremo come defalcarla dal canone di affitto». (s.so.)