Il gruppo consiliare: «Responsabilità del Comune». Ma l’ente aveva chiesto di abbattere le opere abusive
VASTO . Il sequestro della Club house(ristorante e piscina) dello Sporting club ha provocato la reazione indignata della Lega e il Comune di Vasto è finito al centro della polemica. Il gruppo consiliare e il direttivo locale della Lega stigmatizzano il modus operandi dell’amministrazione guidata da Francesco Menna. «Il sequestro fatto dalla magistratura su una struttura comunale, affidata alla gestione di un privato attraverso una procedura di gara, porta con sé delle responsabilità che non attengono solo alla sfera del privato», annota la Lega. «È nella logica delle cose prevedere che un privato che faccia un investimento importante su strutture e terreni comunali dedicati alla pratica dello sport faccia interventi migliorativi che vadano nella direzione di un ristoro di quanto speso; è fuori dalla logica, invece, che l’amministrazione comunale non abbia “accompagnato” nel migliore dei modi la fase di realizzazione del progetto presentato dal privato e valutato positivamente anche quelle oggi indicate come difformi, tant’è che all’inaugurazione il sindaco Menna e i suoi assessori si sono presentati in pompa magna per il classico taglio del nastro».
La Lega ritiene assurdo che durante gli interventi di realizzazione delle nuove strutture, nessuno in municipio si sia accorto di quanto stava avvenendo e sia stata necessaria una denuncia per far emergere la presenza di interventi non previsti e, quindi, da sanare. «Operare in aree a pericolosità molto elevata, prevede procedure che l’amministrazione comunale avrebbe potuto e dovuto adottare», afferma la Lega ribadendo che a suo giudizio alla base di quanto accaduto in questa vicenda ci sia una palese responsabilità politica.
Anche il Forum civico ecologista Vasto non risparmia critiche a Menna e chiede al sindaco di rendere conto alla città di quello che è successo. «Pensare che il sindaco ad agosto aveva chiesto alle associazioni ecologiste di Vasto di collaborare contro la cementificazione selvaggia. Siamo al paradosso. L’amministrazione Menna deve assumersi le responsabilità di un atteggiamento quantomeno superficiale», afferma il Forum.
In realtà sul decreto emesso dalla Procura viene specificato che il 23 agosto, dopo una ispezione dei tecnici comunali, avendo accertato la realizzazione di opere in assenza di titoli edilizi il Comune emetteva parere contrario alla pratica Suap di ristrutturazione della Club house e il 24 agosto emetteva anche parere contrario all’agibilità del pubblico esercizio. Il 25 agosto il Comune emanava una diffida finalizzata alla demolizione. La diffida è stata ignorata. (p.c.)
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