Il direttore dei lavori interviene dopo i dubbi sollevati dalla Lega: «Il collaudo statico si può fare»
ROSETO. «Il collaudo statico del piano terra della villa si può fare, non è come dice l’ingegnere Pigliacampo. Anzi, martedì prossimo sarà riconsegnato, e dunque poi la villa potrà tranquillamente riaprire». A precisarlo è il direttore dei lavori, l’architetto Lorenzo Di Melchiorre, che risponde alle dichiarazioni del commissario cittadino della Lega e ingegnere civile, Fabio Pigliacampo, il quale aveva espresso dubbi sulla fattibilità del collaudo. Inoltre Di Melchiorre precisa che sul marciapiede da poco realizzato, in più punti lesionato, ci è passato un camion, e per questo si sarebbe abbassato. «Nei mesi scorsi», aggiunge Di Melchiorre, “un camion ci è salito sopra con le ruote. Questo mi è stato confermato dalla ditta. Comunque voglio tranquillizzare i cittadini, la villa riaprirà in sicurezza. Poi è chiaro che deve essere completata al primo e al secondo piano con un ulteriore finanziamento». È prevista dunque, al momento, la riapertura del solo piano terra, dove le stanze restaurate sono destinate alla sede del Coc, il centro operativo comunale per le emergenze. Per le parti restanti, ovvero primo e secondo piano, e il seminterrato con affreschi, occorreranno ulteriori risorse.
Lo storico edificio è chiuso da ben sei anni e i lavori, iniziati il 24 giugno 2016, dopo diversi imprevisti e perizie di variante, si sono conclusi solo a ottobre 2022. Una volta riaperta la villa, però, bisognerà riportarci i mobili sparsi per il territorio comunale, che insieme a tanti volumi preziosi costituiscono i cosiddetti lasciti, un argomento che ha creato tante polemiche nel recente passato.(l.v.)
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