Accolte solo 85 domande contro le 249 di un anno fa: taglio massiccio di fondi Le accusa di Ferrante (Carrozzine Determinate) e Ranieri (Cgil): pronti a tutto
PESCARA. La graduatoria per i fondi regionali di “Vita Indipendente” diventa uno shock. Solo 85 domande su 406 sono state accolte: 321 richiedenti restano senza aiuti. Nel 2021, su 312 la Regione ne accolse 249: il taglio è impressionante. L’associazione Carrozzine Determinate e la Cgil Abruzzo Molise hanno ricevuto numerosissime segnalazioni da parte di cittadini intendono intervenire fermamente per tutelare il diritto alla vita indipendente per le persone con disabilità.
«Il rispetto della dignità e dei bisogni delle persone con disabilità, che ancora troppo spesso vivono in condizioni di mancanza di opportunità, passa anche attraverso la piena attuazione di normative come quelle della Vita Indipendente», spiega Claudio Ferrante, presidente Associazione Carrozzine Determinate, «per vita indipendente», spiega, «si intende il pieno godimento del diritto di tutte le persone con disabilità a vivere nella società, con la stessa libertà di scelta e partecipazione delle altre persone».Come prevede la legge Regionale del 23 novembre 2012 numero 57, è stata pubblicata la graduatoria per i fondi. «Ma è inaccettabile che la Regione Abruzzo abbia stanziato per il 2022 la sola vergognosa somma di 728mila euro, in grado di soddisfare poco più di 1/5 dei richiedenti», continua Ferrante.A fronte delle 406 domande presentate dalle famiglie abruzzesi, aventi a carico un disabile grave o gravissimo (ai sensi della legge 104 del ’92), solo una piccolissima percentuale quindi riceverà i contributi richiesti. «Le mancate politiche sull’autonomia si incentrano spesso sulle mancanze di fondi, celando il vero problema della mancanza di razionalizzazione della spesa e di una mai realizzata politica di inclusione delle persone con disabilità», afferma Carmine Ranieri, segretario generale Cgil Abruzzo Molise. «A tutto ciò deve aggiungersi la assoluta carenza dei servizi territoriali a sostegno dei bisogni di chi vive quotidianamente tale condizione. Per questo», prosegue il sindacalista, «si chiede all’assessore regionale alle Politiche Sociali, Pietro Quaresimale, come sia stato possibile ridurre ad un livello inaccettabile i fondi a garanzia del progetto di vita indipendente, quando solo lo scorso anno, si era riusciti con grandi lotte e fatiche, a soddisfare circa l’80% dei richiedenti. Si chiede come può una politica regionale essere così miope da rendere vane le buone prassi acquisite». Le istanze presentate nel 2022 necessitano di 3.596.000 euro. La Regione», concludono Ferrante e Ranieri nella loro denuncia, «è tenuta a reperire i fondi necessari per garantire quello che è un diritto umano che la società deve assicurare a tutti i suoi cittadini con disabilità, con strumenti, servizi e risorse, umane tecniche ed economiche». L’associazione Carrozzine Determinate e la Cgil Abruzzo Molise sono pronte a clamorose azioni di protesta per la tutela di tutte queste famiglie lasciate senza gli aiuti. (c.s.)