Il diritto all’oblio, o “right to be forgotten” in inglese, è un principio che consente alle persone di richiedere la rimozione di informazioni personali sensibili che appaiono sui motori di ricerca o su altri siti web. Questo diritto è stato introdotto nell’Unione Europea attraverso il Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR).
Il diritto all’oblio consente alle persone di richiedere la rimozione di informazioni personali che sono obsolete, inesatte o non più rilevanti per le finalità per cui sono state raccolte. Ad esempio, una persona potrebbe richiedere la rimozione di informazioni su di sé che sono state pubblicate su un sito web di notizie molti anni fa e che non sono più rilevanti.
Le richieste di rimozione devono essere presentate al proprietario del sito web o al motore di ricerca che ospita le informazioni. Se la richiesta viene accettata, le informazioni verranno rimosse dalla visualizzazione pubblica. Tuttavia, il diritto all’oblio non garantisce la cancellazione completa delle informazioni dalla rete, ma solo la loro rimozione dalla visibilità pubblica.
Va comunque precisato che il diritto all’oblio non è un diritto assoluto e deve essere bilanciato con altri diritti fondamentali, come la libertà di espressione e di informazione. Pertanto, le richieste di rimozione possono essere respinte se le informazioni sono considerate di interesse
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