I formaggi sono un alimento base per il consumatore greco e
sono considerati un alimento essenziale sulla tavola quotidiana. Si stima che
i greci consumino 26 kg di formaggio di tutte le categorie per persona all’anno, 12
dei quali si riferiscono al consumo di formaggio feta.
La parte del leone
La caratteristica principale del mercato in esame è l’esistenza di un gran
numero di imprese, tra le quali vi è una grande eterogeneità,
sia in termini di dimensioni della produzione, sia in termini di modalità
di organizzazione del processo produttivo. Le maggiori aziende del settore, come Fage,
Delta, Dodoni, Tyras, Mevgal e Kolios, detengono la parte del leone
nel mercato greco, mentre effettuano importanti esportazioni verso i
paesi dell’Europa, dell’America e dell’Australia.
Secondo i dati dell’azienda Icap, la produzione nazionale di
prodotti caseari ha mostrato una tendenza al rialzo nel periodo 1993 – 2000. Nel
2000 la produzione di prodotti caseari è stata stimata in 230.000 tonnellate,
segnando un aumento del 3% rispetto al 1999. Oggi , il
consumo annuo è stimato in 300.000 tonnellate, di cui il 50%
occupato da feta. Le importazioni di formaggi hanno seguito un andamento crescente e
nel 1999 sono state pari a 69.539 tonnellate, contro le 66.907 tonnellate del 1998, mentre nel
2000 hanno segnato un ulteriore incremento, raggiungendo le 71.000 tonnellate. Le suddette
importazioni riguardano principalmente formaggi gialli provenienti da Paesi Bassi, Danimarca e
Germania. Si stima che le importazioni coprano circa il 25% del
consumo totale annuo e il 95% del consumo di formaggi gialli.
Taglia e taglia 52%
Circa il 52% del mercato del formaggio greco è coperto da
feta e teleme. I formaggi greci duri e semiduri insieme occupano
una quota del 14,5%-15%, mentre i formaggi di siero di latte coprono l’8% del
consumo apparente nazionale. I formaggi semiduri europei (Gouda, Edam,
Emmental) detengono una quota del 13% del mercato totale, mentre
i formaggi duri importati (Regato, Grana) coprono quasi il 6%. I prodotti caseari standardizzati
rappresentano circa il 6% del
consumo interno totale.
Nuovi Prodotti
Si stima che il 90% delle vendite avvenga attraverso negozi di alimentari
e catene di supermercati, che sono anche i punti vendita più importanti
per le industrie casearie. Negli ultimi anni
sono comparsi sul mercato diversi nuovi prodotti, come
formaggi magri e prodotti biologici, mentre nei frigoriferi delle catene di supermercati
si trovano anche prodotti a marchio del distributore, che già coprono
dal 3% al 5% di tutte le vendite.
Una quota rilevante anche l’export, che ha registrato un continuo aumento e
per il 2000 ha raggiunto le 19.500 tonnellate. La Germania è il principale
paese di destinazione dei prodotti caseari greci, seguita da Stati Uniti e
Australia.