All’arrivo dei carabinieri, l’uomo è stato fermato utilizzando gli strumenti di contenimento in loro possesso, inclusa la pistola elettrica taser. Successivamente, un’ambulanza del servizio di emergenza 118 è intervenuta, somministrando a Di Gregorio dei medicinali per calmarlo. In seguito, è stato trasportato all’ospedale di Chieti, ma è giunto privo di vita. Si è appreso che l’uomo riceveva cure specialistiche per la sua condizione psicologica e, al momento in cui è stato avvistato vicino ai binari ferroviari, è sorto il timore che potesse mettere in atto un gesto estremo o che fosse coinvolto in un incidente ferroviario.
Le circostanze esatte del decesso sono ancora da determinare. È da verificare se l’uomo avesse assunto farmaci o altre sostanze al momento dell’accaduto, o se stesse vivendo una crisi. Il sostituto procuratore della Repubblica di Chieti, Marika Ponziani, ha avviato un’inchiesta sulla vicenda, disposto approfondimenti per comprendere la causa precisa del decesso e accertare eventuali responsabilità. La situazione rimane ancora avvolta in interrogativi, in attesa di ulteriori sviluppi.