Il virologo italiano Fabrizio Pregliasco lo aveva anticipato ieri, e oggi è l’Oms a ipotizzare che la variante del Covid individuata in Gran Bretagna sia più trasmissibile da giovani e bambini. L’inviato speciale dell’Oms per la pandemia, David Nabarro, ha affermato infatti che sono in corso verifiche per accertare se davvero la variante colpisca i più giovani. L’esponente Oms ha parlato durante una trasmissione di SkyNews, nella quale è stato intervistato anche Mark Harris, virologo dell’Università di Leeds, secondo il quale se la variante “si sta davvero replicando o crescendo meglio nei bambini, potrebbe avere un effetto a catena sulla diffusione del virus nell’intera popolazione britannica”.

Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università degli Studi di Milano, osserva: “I dati che ci arrivano non sono ancora ufficiali, e come ha detto l’Oms sono in corso ulteriori verifiche, ma le prime indicazioni indicano che la variante inglese colpisca più facilmente i giovani, che fino ad ora si ammalavano più di rado ed erano anche meno contagiosi”.
Professore, a che punto sono queste verifiche?
“In Gran Bretagna stanno studiando la variante a fondo, poiché ha una prevalenza del 62% sui casi di Covid accertati a Londra. Le loro ricerche dal punto di vista epidemiologico sono molto avanzate – spiega l’esperto – non ci sono ancora pubblicazioni ufficiali, ma certo se confermato che la variante si diffonde di più tra i più giovani si potrebbe anche spiegare perché noi siamo nella fase di plateau rispetto ai contagi e loro invece sono in salita”.
Il virus, insomma, sta cercando nuove strade per diffondersi?
“I virus mutano sempre, è il principio darwiniano di selezione. Certo, il Covid è un virus a Rna e la maggiore contagiosità tra i giovani lo renderebbe più simile all’influenza, che, come ormai sappiamo, si diffonde di più tra i bambini”.
Significa che, come l’influenza, potrebbe essere anche meno cattivo?
“Su questo davvero non è possibile fare ipotesi. Al momento, contagi tra i più giovani a parte, le sue caratteristiche sembrano uguali, per cui resta molto pericoloso”.
I vaccini messi a punto finora hanno efficacia su questa variante?
“Tutti i vaccini producono anticorpi che vanno a colpire diversi obiettivi nel virus, per cui, anche se c’è una variante, ci sono altri punti su cui l’immunizzazione ha effetto”.
Questa variante però sta creando problemi, lo si vede già.
“Sì, se sarà confermato che è più contagioso nei giovani non sarà piacevole per il proseguo della gestione dell’epidemia. Sarà importante avere quanto prima la conferma che chi si è vaccinato, oltre a non avere sintomi, non è in grado di contagiare gli altri”.
Nell’attesa, l’unica arma è la prudenza?
“Sì, ma senza dimenticare che senza una solidarietà dal punto di vista economico la lotta al coronavirus non si può portare avanti. Per questo saranno così importanti i vaccini”.