La Procura della Repubblica di Reggio Calabria ha chiesto l’archiviazione dell’indagine sulla morte, avvenuta il 26 settembre 2018, di Consolato Campolo, l’ex capo del settore contabile dell’Azienda sanitaria provinciale (Asp) di Reggio Calabria che indagava contro gli sprechi nel settore della sanità.
La richiesta di archiviare il fascicolo è arrivata dopo che l’autopsia ha escluso l’avvelenamento dell’esperto incaricato di fare ordine sui conti dell’Asp ed è stata presentata dal procuratore Giovanni Bombardieri, dall’aggiunto Gerardo Dominijanni e dal sostituto Paolo Petrolo al gip lo scorso 4 dicembre e notificata due giorni fa agli avvocati dei familiari di Campolo.
Da quanto emerge sembrerebbe che i medici legali abbiano accertato le cause naturali del decesso avvenuto in ospedale dopo che Consolato Campolo ha accusato un malore. Al ritorno da una cena di lavoro, il funzionario aveva avvertito dei dolori alla testa e, accompagnato in ospedale, dopo un leggero miglioramento era morto per un arresto cardiaco. L’aggravamento delle sue condizioni non sarebbe però legato a un avvelenamento, stando alla relazione della perizia autoptica.
La Procura mantiene il massimo riserbo sul caso, ma è certo che i pm hanno vagliato anche il contesto lavorativo all’interno dell’Asp di Reggio Calabria. Adesso i familiari hanno 20 giorni di tempo per prendere visione degli atti ed eventualmente presentare opposizione all’archiviazione.