Teresa Gigli, madre di Tiziana Cantone, chiede la riapertura dell’indagine in merito al suicidio della figlia. L’autopsia potrebbe rivelare nuovi dettagli

Sono trascorsi 4 anni da quando Tiziana Cantone, 31enne, si è tolta la vita nella casa di Mugnano, a Napoli. La donna si sarebbe suicidata a seguito di alcuni video hot che la riguardavano, divenuti in breve tempo virali. La Procura di Napoli Nord, all’epoca, aveva archiviato il caso per istigazione al suicidio. Tuttavia, la riapertura dell’indagine, voluta fortemente dalla madre Teresa Giglio, potrebbe rivelare preziosi dettagli.
La donna lamenta infatti della mancata esecuzione di un esame autoptico sul cadavere della figlia, all’indomani della morte.
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Tiziana Cantone: la madre chiede la riapertura delle indagini

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Teresa Giglio, che quest’anno trascorrerà il suo quarto Natale senza l’adorata figlia, ha richiesto a gran voce la riapertura dell’indagine. La donna auspica di poter ottenere maggiori informazioni in merito alla morte di Tiziana, sul cui cadavere non venne eseguita l’autopsia.
“Spero che ciò che non è stato fatto prima, a livello di indagini, venga fatto adesso“, ha rivelato, affranta, la donna. La Procura di Napoli Nord, nel 2017, aveva archiviato il caso per istigazione al suicidio. Tiziana, di fronte alla diffusione dei filmati intimi che la ritraevano, non avrebbe retto.
Attualmente, Teresa sembra aver ottenuto l’apertura di una nuova indagine da parte degli inquirenti. I contenuti dell’Iphone e dell’Ipad della Cantone, infatti, verranno sottoposti a nuovi controlli: in particolare, la Procura tenterà di stabilire se quei dati siano stati reperiti in maniera corretta. Stando alle ricerche avviate da Salvatore Pettorossi, legale di Teresa, potremmo trovarci di fronte ad un caso di frode processuale.
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La difesa sostiene che, all’epoca dei fatti, i contenuti degli apparecchi elettronici non furono estrapolati correttamente dalla polizia. La nuova indagine, diretta da Francesco Greco, capo dell’ufficio inquirente, è tenuta a far luce sull’accaduto.