Passaggio al Demanio: via libera anche dal consiglio comunale L’opposizione contesta la procedura. De Santis: «Rischio ricorsi»
L’AQUILA. Via libera, anche dal consiglio comunale, alla delibera con la quale il Comune cede a titolo gratuito all’Agenzia del demanio la proprietà dell’area del Piano Case di Sassa. Vi dovrebbe sorgere il Centro di formazione territoriale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco così come da legge dello Stato. Previsti da un minimo di 250 a un massimo di 750 allievi. La delibera è passata con i soli voti (18) della maggioranza di centrodestra. I consiglieri di minoranza non hanno partecipato alla votazione e in sede di dibattito hanno ribadito (Lelio De Santis, Stefano Palumbo, Giustino Masciocco, Anna Lucia Bonanni, Angelo Mancini fra gli altri) i dubbi sulla regolarità e legittimità del documento approvato. In aula una rappresentanza degli inquilini che ancora sono nel Progetto Case di Sassa, ma che dovranno lasciarlo al più presto (per ora sono andate via 50 famiglie su 170). Il Comune metterà a loro disposizione degli alloggi alternativi.
IL SINDACO BIONDI
Nella discussione è intervenuto il sindaco Pierluigi Biondi che, replicando alle opposizioni, ha ammesso qualche problema nella redazione della delibera – frutto, ha detto, di una struttura burocratica un po’ debole rispetto alle esigenze – ma ha puntato l’attenzione sull’importanza di avere in città la Scuola, che avrà ritorni economici e d’immagine e ha garantito agli inquilini che sono nel Progetto Case di Sassa una sistemazione alternativa forse migliore dell’attuale.
ASSESSORE COLONNA
L’assessore Vito Colonna ha sottolineato come «la scelta del sito è avvenuta a seguito di molteplici incontri istituzionali e sopralluoghi dei referenti dei Vigili del fuoco e dei tecnici comunali. C’è stata una collaborazione molto stretta grazie alla quale è stato predisposto il protocollo».
CORAGGIO ITALIA
«Una grande opportunità per il territorio in termini di prestigio, di indotto socio-economico, di prospettive per il futuro». Lo ha detto Daniele D’Angelo (“Coraggio Italia”), evidenziando «il valore simbolico e d’immagine legato a quest’iniziativa: il fatto che un Corpo che ha partecipato così intimamente al nostro dramma e ci ha aiutato a rialzarci scelga di venire qui a formare il personale che si occuperà della sicurezza dei cittadini in tutta Italia, è motivo di orgoglio e in qualche modo un punto di sutura che aiuta a rimarginare una ferita e a guardare avanti con fiducia e speranza».
CAMBIARE INSIEME
Lelio De Santis di Cambiare Insieme, gruppo di minoranza, ha scritto: «La delibera rischia di essere impugnata per rischi formali e sostanziali, anche perché il sito scelto potrebbe non essere idoneo allo scopo e avrebbe richiesto prima il cambio di destinazione d’uso, come previsto nella legge istitutiva e nel protocollo. Ma ancora più delicata è la situazione di circa 100 famiglie che ancora occupano legittimamente gli alloggi e che non intendono essere considerati come pacchi postali e trasferirsi, con gravi conseguenze di disgregazione sociale per una comunità che vive insieme da anni. Nonostante le mie osservazioni», conclude, «la maggioranza ha voluto votare un atto palesemente lacunoso, esponendo il Comune al rischio di ricorsi».
COMITATUS AQUILANUS
L’architetto Antonio Perrotti del Comitatus Aquilanus, presente in aula, è critico: «I 18 consiglieri di maggioranza», dice, «rimasti soli, hanno preteso di alienare il compendio residenziale di Sassa rinviando non si sa bene a chi le verifiche urbanistico ambientali. Invitiamo di nuovo l’amministrazione a un responsabile ripensamento, aderendo all’ipotesi di un polo integrato dei Vigili del fuoco».
CONTENZIOSO
Ritirata la delibera sul riconoscimento di un debito fuori bilancio. L’Asl chiede al Comune circa 200mila euro per locali utilizzati pre-sisma come scuola dell’infanzia.
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