Il governo di Mario Draghi lavora alla proroga dello stato d’emergenza fino alla fine di marzo 2022. Mantenendo il green pass obbligatorio sul lavoro almeno fino a fine giugno. Il tutto con un nuovo decreto, in quanto le misure emergenziali per la pandemia scadono il 31 dicembre.
Come scrive il Corriere della Sera, il green pass viene ritenuto l’unico strumento per poter raggiungere al più presto il 90% di vaccinati. Ma bisognerà fare i conti con le resistenze della Lega e, all’opposizione di Fratelli d’Italia.
Intanto però la curva dei contagi continua a crescere. E fa registrare un raddoppio di positività nel giro di tre settimane. Mediamente, ha spiegato ieri il fisico Giorgio Sestili all’agenzia di stampa Ansa, l’aumento medio è di 1,35 casi al giorno. Ovvero il 35% in più rispetto alla settimana precedente. Numeri simili a quelli di settembre e ottobre di un anno fa, quando l’Italia scopriva la zona gialla, arancione e rossa e il lockdown “soft” del governo Conte. Ma, sottolinea Sestili, l’aumento, iniziato ad ottobre in tutta Europa, in Italia è mitigato dai vaccini: “Per questo la nostra situazione epidemiologica è fra le migliori”.
E sempre per questo, come ha detto ieri il virologo dell’Università di Milano Fabrizio Pregliasco, l’inverno potrebbe costituire l’ultimo fronte della battaglia nei confronti del Coronavirus. A meno che non emerga una variante ancora più contagiosa.
“Ipotesi proroga stato emergenza al 31 marzo 2022? Io credo che 3 mesi” di proroga “siano ragionevoli. Parlo da medico, non da politico”. Così il sottosegretario alla Salute Pier Paolo Sileri a Quarta repubblica che sottolinea: “Dobbiamo procedere con le terze dosi. Una volta raggiunto il 90% delle persone vaccinate conteniamo l’avanzata del virus ma dobbiamo completare l’opera, cercando bene le varianti. Abbiamo già fatto tanta strada negli ultimi 6 mesi”.
“Faremo una riflessione in fase più avanzata”, dice dal canto suo il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, spiegando che “oggi l’obiettivo è aumentare il numero di vaccinati. Se dovesse rimanere un numero così importante di non vaccinati, è chiaro che sarebbe un elemento che incide”. Quanto al Green pass, “al momento la proroga non è sul tavolo del ministero. Noi confidiamo di arrivare a quel 90 per cento di vaccini che ci permetterà di ridurne l’applicazione”.
Con lo stato d’emergenza vengono attribuiti poteri straordinari al governo (e anche alla protezione civile), tra cui la possibilità di operare in deroga alle disposizioni di legge vigenti. Il provvedimento permette inoltre di effettuare alcuni interventi speciali con ordinanze in deroga alle disposizioni di legge (sempre però nel rispetto dei limiti costituzionali), tra i quali rientrano i Dpcm e le ordinanze ministeriali a cui il governo ha fatto ampiamente ricorso in questo anno e mezzo di emergenza coronavirus. È poi in funzione la cabina di regia a cui partecipano i governatori: le Regioni, infatti, possono emanare ordinanze ma devono presentare le linee guida al governo.
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