TERAMO. Solidarietà in continuo divenire quella che il gruppo missionario “Camminiamo per l’Africa” sta portando avanti nelle missioni rette dai padri Passionisti in Tanzania. In questi ultimi mesi, sfidando anche il Covid, grazie alla generosità del teramano Dante Tomassini e alla collaborazione dell’istituto Natta di Bergamo e della scuola elementare di Bassano, il gruppo ha portato avanti il progetto “un pozzo per Zeneti (Tanzania)”. Tomassini dichiara: «È stato fatto tanto e tanto c’è ancora da fare, il mio è un piccolo contributo al grande problema della mancanza d’acqua potabile in Africa, infatti, in tempi di pandemia si è compreso quanto sia preziosa l’acqua per le nostre vite. Lavarsi le mani è fondamentale per contenere la diffusione del Covid-19 e di molte altre malattie infettive. Eppure, quasi tre miliardi di persone in tutto il mondo non hanno questa possibilità. Una persona su tre non ha infatti accesso all’acqua pulita».
I lavori per il pozzo di Zeneti, sono partiti il 26 luglio, ricorda padre Roberto responsabile della missione. «Il primo passo è stato quello della trivellazione che nel primo giorno di lavoro si è conclusa ad una profondità di circa 60 metri senza un indizio di acqua, ma con solo polvere e infatti tanta è stata la preoccupazione dei presenti», precisa, «il mattino dopo, ricominciata la trivellazione, ad una profondità di 70 metri la polvere si è dileguata e sono iniziati i primi spruzzi d’acqua, che sono aumentati gradualmente di intensità fin verso i 110 metri». Catia Ricci, responsabile di “Camminiamo per l’Africa”, evidenzia che «siamo riusciti a realizzare sempre in Tanzania tre pozzi d’acqua e una scuola di sartoria. Stiamo ultimando i lavori per la realizzazione di un asilo nel villaggio di Machuruku».
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