Il presidente fissa il prezzo: 100mila euro per il 99% di quote, appello agli imprenditori avezzanesi «Se fossi costretto a restare in serie D, allestirei una squadra soltanto di giovanissimi marsicani»
AVEZZANO. «Questa volta voglio fare un passo indietro per quanto riguarda il mio impegno economico all’interno dell’Avezzano calcio. Dopo 12 anni alla guida del club biancoverde, è arrivato il momento di farmi da parte, perché me lo chiede la mia famiglia e me lo chiedono le mie aziende e le persone che in queste attività lavorano». Un esordio di conferenza stampa, quello del presidente dell’Avezzano calcio Gianni Paris, che conferma in tutto e per tutto il pensiero espresso in occasione degli ultimi incontri con i giornalisti.
LE CIFRE
Dopo dodici anni, l’avvocato vuole mollare: «Voglio fare un passo indietro, per far compiere due passi in avanti ai soci che metteranno la loro quota di partecipazione per il prossimo campionato di serie D. Metterò a disposizione il 99% delle quote al prezzo prefissato di 100.000 euro. La società ha un debito erariale di circa 190.000 euro, ma non ha debiti nei confronti dei privati, salvo qualche piccolo residuo relativo ai rimborsi nei confronti dei tesserati».
GLI ABBONATI
«Ne abbiamo pochi, troppo pochi per ipotizzare di puntare in alto e attrezzarsi per la vittoria anche in serie D. Se solo avessimo 2.000 abbonati, la serie C la potrei garantire oggi stesso, ma se pensiamo che con la squadra che ha dominato l’ultima Eccellenza, l’incasso medio per le partite interne ha superato da poco i 1.500 euro, fate voi due conti e ditemi se è possibile mettere in cantiere un’avventura del genere».
GLI SPONSOR
«Salvo rarissime eccezioni, devo dire che sono sempre stati pochi», sottolinea Paris, «sia numericamente che in rapporto alla contribuzione. E per fortuna che qualche nostro collaboratore si è dato da fare con le realtà del territorio, raccogliendo quello che era possibile, altrimenti il cammino sarebbe risultato ancora più difficoltoso perché vi basti pensare che il budget annuale per vincere questo campionato, ha sfiorato i 350.000 euro».
LE ISTITUZIONI
Altra nota dolente, perché «in altre città, e cito per tutte Cremona che è appena tornata nel massimo campionato nazionale, le amministrazioni locali hanno investito sulle strutture in maniera consistente, mentre nel nostro caso, sia per l’ordinaria che per la straordinaria manutenzione, ho sempre dovuto attingere alle mie finanze. Chi frequentata il Dei Marsi conosce in quali condizioni versa e tenere in vita tutto quello che vediamo significa affrontare costi mensili che solo un folle innamorato come il sottoscritto poteva fronteggiare, ma adesso ho altre priorità, anche se la squadra di calcio occupa e occuperà sempre un posto nel mio cuore».
IL FUTURO
«Nel giro di un paio di giorni mi incontrerò con due personaggi che hanno manifestato interesse a entrare a far parte nel nostro progetto, e spero ovviamente che la trattativa vada in porto, perché si tratta di nominativi importanti a livello nazionale», aggiunge Paris. Per quanto riguarda invece gli imprenditori locali, «questa sera (ieri, ndc) ai soci del gruppo AZ nel cuore, chiederò quanto sono disposti a impegnare per il prossimo campionato di serie D e spero che qualcuno di loro voglia fare il presidente, esponendosi per questa carica, con una cifra non inferiore ai 15.000 euro. E fra questi emerge la figura del nostro direttore generale Renato Ventresca, personaggio centrale nel nostro club. Voglio assolutamente cedere la società e chiedo agli avezzanesi di tornare ad amare la squadra della propria città, come avviene in tanti altri posti. Se invece fossi costretto a restare da solo, gli obiettivi saranno modificati in proporzione alle risorse disponibili, allestendo una squadra composta essenzialmente da giovanissimi marsicani».
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