La procura ha chiesto il rinvio a giudizio per l’ex sindaco di Foggia Franco Landella, l’ex presidente del consiglio comunale Leonardo Iaccarino e altri 15 indagati – tra cui ex amministratori comunali, dipendenti comunali, imprenditori e comuni cittadini – coinvolti nell’inchiesta su presunte tangenti a Palazzo di Città. La richiesta è stata formulata dai sostituti Roberta Bray ed Enrico Infante titolari dell’indagine. L’udienza preliminare davanti al gup è stata fissata per il prossimo 7 luglio.

Al centro dell’ipotesi accusatoria il pagamento di una tangente, di almeno 32mila euro, per ottenere per la società Tonti Raffaele Coer srl il rinnovo di una proroga urbanistica. Una tangente che sarebbe stata spartita, secondo la tesi dell’accusa, tra alcuni consiglieri di maggioranza.

Landella è accusato anche di tentata concussione per una tangente da 500mila euro, poi scesa 300mila, da parte di un imprenditore interessato a subentrare nel project financing dei lavori di riqualificazione e adeguamento degli impianti di pubblica illuminazione nella città di Foggia.

L’inchiesta in un primo momento contava 14 indagati poi saliti a 17. Landella si era dimesso dall’incarico di sindaco a maggio dello scorso anno e due mesi dopo, il 5 agosto, il Comune è stato sciolto per mafia.