Chieti: Cronaca
ORTONA – Tragedia a San Vito Chietino dove, dopo ore di ricerche, a meno di 400 metri dal pannello del porticciolo turistico, è stato ritrovato il corpo senza vita di un sub disperso in mare, un 48enne della provincia di Napoli.
Intorno alle prime luci dell’alba, verso le ore 06.30, da parte della locale stazione dei Carabinieri di Ortona, la segnalazione di un sub disperso. Immediatamente è stata allertata ed attivata tutta la catena del personale presente in Sala Operativa della Capitaneria di porto di Ortona oltre alla contemporanea attivazione del Servizio S.A.R. (Ricerca e Soccorso in mare) con la contestuale uscita in mare della M/V CP 885 e del GC B102.
Dalle prime informazioni acquisite dal personale presente sul posto, da parte di uno dei due pescatori che, nel corso della notte tra sabato e domenica, si stavano cimentando in attività di pesca nel tratto di mare compreso tra la spiaggia di Cintioni del comune di Ortona ed il comune di San Vito Chietino, mancava all’appello un subacqueo che si sarebbe immerso con attrezzatura da pesca a seguito e che l’ultimo avvistamento da parte del segnalante è avvenuto intorno alla mezzanotte e mezza di domenica.
È stata immediatamente contattata anche la Sala Operativa del Reparto Operativo della Direzione Marittima di Pescara per il coordinamento dei mezzi aerei e navali ed il Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera di Roma al fine del costante aggiornamento.
In pochi minuti è partita la Motovedetta CP 885, mentre il personale operativo del servizio terrestre, Nucleo N.O.P.A. ha raggiunto con i mezzi di servizio l’area di interesse.
Le ricerche effettuate in collaborazione con il personale della locale stazione Carabinieri di Ortona e con il personale imbarcato dei VV.F. di Ortona, grazie anche all’ausilio di un subacqueo già presente in zona, hanno portato al ritrovamento, intorno alle 7.45, di una cintura con dei pesi di piombo e di un fucile per uso pesca.
A seguito del ritrovamento è stato contestualmente valutato di richiedere l’approntamento da parte dei VVF di Chieti dell’unità di volo (elicottero) con impiego di personale subacqueo, che si alzava in volo dalla base di Pescara dirigendo verso la zona delle operazioni, andandosi ad affiancare al personale già presente sul tratto di mare interessato.
Infine il tragico ritrovamento. Dell’accaduto veniva interessato prontamente il Magistrato di turno della Procura della Repubblica di Lanciano che disponeva la predisposizione degli accertamenti di medicina legale che il caso richiede.
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