di Rory Cappelli, Marina de Ghantuz Cubbe

Il giudice: quel decreto, del 31 gennaio 2019, “viziato da un evidente eccesso di potere”. L’ex senatrice Monica Cirinnà: “Questa vicenda dimostra che l’intera politica non guarda ai diritti come un bene comune”. Alessia Crocini: “Ci appelliamo ai sindaci e alle sindache d’Italia affinché ci aiutino a smontare questa follia ideologica”
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Due madri, con un ricorso al Tribunale, hanno vinto: potranno essere trascritte sulla carta d’identità elettronica entrambe come madri. Il 31 gennaio 2019 infatti un decreto dell’allora ministro dell’Interno Matteo Salvini aveva imposto alle coppie omosessuali di identificarsi come “padre” e “madre”: e quel decreto lo aveva voluto nonostante i pareri opposti del garante della privacy e dei comuni.
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