ATRI. La difesa dell’ospedale San Liberatore di Atri è al centro del programma elettorale della neonata associazione “Atri al Centro”, che si presenterà alla prossima tornata elettorale del 2023…
ATRI. La difesa dell’ospedale San Liberatore di Atri è al centro del programma elettorale della neonata associazione “Atri al Centro”, che si presenterà alla prossima tornata elettorale del 2023 nella coalizione che sfiderà l’amministrazione uscente. In una nota il presidente Gianpiero Di Nardo Di Maio scrive: «Condividiamo e facciamo nostre le apprensioni di quanti guardano con timore sospettoso alla prospettiva, indicata dalla Regione Abruzzo , di allocare in Atri un “ospedale di comunità”. Si ha seriamente ragione di sospettare che il disegno regionale comporti la sostituzione del glorioso San Liberatore con un poliambulatorio o un… ospedaletto. La situazione attuale del nostro presidio evidenzia la cronica carenza di personale, in particolare per quanto riguarda i medici anestesisti/rianimatori, che rischia di mettere in serio rischio la storica sua vocazione chirurgica. Nonostante le promesse del sindaco Piergiorgio Ferretti, le unità operative di cardiologia e di pediatria restano chiuse, ormai ridotte al rango di ambulatori a orario».
“Atri al Centro” pensa anche a organizzare delle proteste cittadine qualora nulla dovesse cambiare. «Non ci sottrarremo», dice Di Nardo Di Maio, «a ogni forma di mobilitazione nell’interesse della sanità pubblica del territorio. Invitiamo l’assessore regionale alla sanità Nicoletta Verì e il presidente della Regione Marco Marsilio a raggiungere Atri, per affermare in termini chiari e inequivoci, scevri dal politichese, che il nostro ospedale resterà tale e che i posti nei gangli strategici del nosocomio saranno immediatamente coperti, riaprendo anche Pediatria e Cardiologia». ( d.f.)