L’AQUILA – La Corte d’Assise d’Appello dell’Aquila, ha confermato la sentenza di primo grado a 5 anni di reclusione, emessa dalla Corte d’Assise di Chieti, nei riguardi di Stefano Costantini, il 26enne (sposato con 4 figli) nato in Svizzera da genitori abruzzesi, ritenuto un foreign fighter e accusato di aver partecipato, dal 2015, all’associazione terroristica di matrice islamista Jahbat Al Nusra, ritenuta un’articolazione di Al Qaeda in Siria.
Costantini aveva lasciato la Svizzera del 2014 per trasferirsi con la convivente e i figli stabilmente in Siria, nella provincia di Idlib, diventando, secondo l’accusa, parte integrante dell’associazione terroristica, arruolandosi per compiere atti di violenza con finalità di terrorismo e appoggiando, sempre secondo l’accusa, le finalità belliche in territorio siriano in primis contro lo stesso stato sovrano della Siria.
Dito puntato sul profilo Facebook dell’imputato (in carcere a Ferrara) utilizzato per compiere apologia del terrorismo ed istigazione a commettere crimini aventi tali finalità.
In primo grado il pubblico ministero Simonetta Ciccarelli aveva chiesto la condanna a 8 anni. Costantini, ha partecipato all’udienza in video conferenza.
L’avvocato, Massimo Solari, ha annunciato di ricorrere in Cassazione.
RIPRODUZIONE RISERVATA
Download in PDF©
Ti potrebbe interessare: