Dopo mesi di proteste contro il regime autoritario del Paese, innescate a settembre dalla morte di Mahsa Amini, il governo iraniano ha rilasciato delle dichiarazioni che sembrano aprire alla possibilità di un alleggerimento delle norme sull’obbligo del velo, ma finora non c’è alcuna conferma.
Sabato il procuratore generale iraniano Mohammad Jafar Montazeri avrebbe dichiarato all’agenzia di stampa locale ISNA che “sia il parlamento che la magistratura stanno lavorando sulla questione”.
Secondo quanto riportato, Montazeri ha affermato che la polizia morale dell’Iran “non ha niente a che fare con la magistratura, ed è stata abolita da chi l’ha creata”.
Tuttavia, i media statali iraniani hanno respinto con forza questi commenti, chiarendo che il ministero dell’Interno sovrintende alla forza, non alla magistratura.
“Nessun funzionario della Repubblica islamica dell’Iran ha detto che la Guidance Patrol è stata chiusa”, ha precisato la tv di stato iraniana in lingua araba Al-Alam, citata da Cnn che ha chiesto un commento ufficiale al ministero dell’Interno di Teheran.
Sottolinea Al Jazeera: “Non ci sono conferme sul fatto che il lavoro delle unità di pattugliamento, ufficialmente incaricate di garantire la ‘sicurezza morale’ nella società sia effettivamente terminato”.
Inoltre non fanno ben sperare le dichiarazioni rilasciate molto vaghe rilasciate dal presidente Ebrahim Raisi, il quale ha affermato che le basi repubblicane e islamiche dell’Iran sono costituzionalmente radicate (in riferimento alla costituzione approvata dopo la Rivoluzione del 1979, che fece dell’Iran una Repubblica Islamica). “Ma ci sono metodi per attuare la costituzione che possono essere flessibili”, ha detto nei commenti televisivi.
Non è ancora chiaro cosa accadrà, ma Montazeri ha detto che si sono svolti alcuni incontri lo scorso mercoledì e che “ i risultati si vedranno in una settimana o due”.
Intanto, secondo i dati pubblicati da Human Rights Activists News Agency (HRANA), l’associazione di stampa fondata per riportare e diffondere notizie quotidiane sulle violazioni dei diritti umani in Iran, fa sapere che dall’inizio delle proteste ci sono state 440 vittime tra i manifestanti, 56 tra le forze del regime, 18.059 arresti e 156 le città coinvolte.
L’articolo L’Iran potrebbe rivedere le leggi sul velo. Ma non ci sono ancora conferme proviene da The Map Report.