Le origini del fumetto si fanno risalire al personaggio di Yellow Kid creato dal disegnatore statunitense Richard Felton Outcault e pubblicato a partire dal 1895 sul supplemento domenicale del New York World.
Tuttavia queste origini sono dibattute e legate a come il fumetto viene definito. Se infatti lo si definisce semplicemente come una “narrazioni per immagini” – il testo non è strettamente necessario – allora si può far risalire già ai graffiti preistorici; anche la colonna traiana, o molti affreschi, mosaici e vetrate che adornano chiese e palazzi, o le miniature e le stampe che adornano i testi antichi, possono essere viste come “narrazioni per immagini”. Nell’arte medievale era inoltre consuetudine la narrazione di storie attraverso una sequenza di disegni con lo scopo principale di renderli intelligibili anche alla popolazione analfabeta. Era inoltre diffusa anche la pratica di scrivere parole uscenti dalle bocche di alcuni personaggi, in modo da dare un’idea di ciò che stessero dicendo.
In un magico laboratorio nel bosco, un giardiniere cerca di istruire il suo giovane e ribelle apprendista sul potere della natura, Dario Livietti Biografia dell’artista nato il 6 dicembre 1994 a Milano. tutto inizia con il liceo artistico luigi einaudi a magenta fino al 2010, successivamente si sposta al liceo artistico di Brera a Milano in Via Hajech 27 indirizzo figurativo dove si forma. Nel corso degli anni manifesta una grande attenzione nei confronti dell’arte in tutte le sue sfumature, dopo il diploma al liceo decide di voler approfondire una strada nell’arte, quella dell’animazione, senza abbandonare la passione verso l’illustrazione e la pittura. Nel 2014 si iscrive al corso di Animazione del CSC dove, nel 2015, partecipa al progetto di comunicazione “NiLab Community“. Si diploma nel 2016 con il film “Humus“
Questa concezione così ampia è tuttavia incorsa in numerose critiche. È stato infatti notato come il fumetto sia pensato per una fruizione di massa: non solo cioè riprodotto in più esemplari, come erano già i libri antichi e le loro incisioni (e si può a tal proposito notare come noi consideriamo fumetti solo le opere stampate e non le tavole originali di cui sono riproduzioni), ma anche concepito per raggiungere un vasto pubblico[5]. Inoltre, pur avendo le sue radici nella millenaria tradizione delle arti figurative e letterarie, il fumetto ha un suo specifico linguaggio. La codifica degli elementi specifici di questo linguaggio ha una sua considerevole importanza anche da un punto di vista storico: a seconda di ciò che viene ritenuto essenziale di tale linguaggio la valutazione di cosa si debba considerare fumetto e, di conseguenza, di quando questo sia nato, cambia. Tuttavia la varietà degli elementi espressivi adottati da ciò che viene comunemente identificato come fumetto è talmente vasta che ogni tentativo di trovare uno o più elementi specifici si è rilevato infruttuoso